Notule
(A cura di
LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)
NOTE E
NOTIZIE - Anno XVII – 26 settembre 2020.
Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale
di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a
notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la
sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici
selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori
riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.
[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]
Identificata
una nuova popolazione neuronica e il suo ruolo nell’ippocampo ventrale. Nell’elaborazione
dell’informazione emozionale, l’ippocampo ventrale costituisce nodo principale
delle reti costantemente attive nel nostro cervello e in quello degli altri
mammiferi. I neuroni di proiezione della parte ventrale della regione CA1 dell’ippocampo
sono risultati funzionalmente dissociabili in studi recenti, ma ancora non si
conosce il modo in cui l’input e l’output dal CA1 ventrale (vCA1)
sono organizzati. Mark M. Gergues e colleghi hanno mappato
le proiezioni assoniche di migliaia di neuroni di vCA1, usando un sofisticato
metodo di sequenziamento genetico (MAPseq), e in tal
nodo hanno identificato una nuova popolazione neuronica ippocampale.
Tale popolazione di cellule nervose dell’ippocampo ventrale ha mostrato la
capacità di trasmettere simultaneamente informazioni a numerose aree implicate sostanzialmente
in due ambiti funzionali: 1) la regolazione dell’asse dello stress; 2)
il comportamento di approccio/allontanamento.
Grazie alla realizzazione di
profili molecolari e al tracciamento virale di input e output dei
neuroni di proiezione vCA1, i ricercatori hanno scoperto e dimostrato che
neuroni con distinti e differenti bersagli post-sinaptici possono presentare differenze
nell’input e nella caratterizzazione trascrizionale (signature).
I risultati di questo studio rivelano nuovi principi nell’organizzazione
funzionale di vCA1 che possono spiegare la sua eterogeneità funzionale. [Mark M. Gergues et
al., Nature Neuroscience – AOP doi: 10.1038/s41593-020-0705-8, 2020].
L’illusione
di movimento che inganna noi esseri umani inganna anche i moscerini. In
condizioni ordinarie la nostra percezione visiva riporta fedelmente i caratteri
statici e dinamici degli elementi presenti nel nostro ambiente. In alcuni casi,
però, dei segnali possono essere erroneamente interpretati come indizi di
movimento, generando l’illusione che un oggetto fermo si stia muovendo. Damon Clark,
con Margarida Agrochao e
colleghi, hanno scoperto e dimostrato che anche il moscerino della frutta e
dell’aceto Drosophila melanogaster percepisce
il movimento in immagini statiche in grado di evocare l’illusione di moto nelle
persone. Lo studio dimostra che l’errore deriva nel moscerino come nell’uomo
dalla strategia adottata dal cervello per una interpretazione efficiente di segnali
di moto anche minimi. [Cfr. Agrochao M., et
al., PNAS USA 117 (37):23044-23053, Sept. 15, 2020].
Come l’orologio
cerebrale misura i secondi: lo striato è più importante della corteccia
premotoria. Mentre la misura di intervalli temporali quali i giorni, che consentono
i ritmi circadiani (da circa dies = quasi un giorno)
o inferiori (ore) o superiori (circamensili, circannuali), si basa sull’attività dell’orologio
principale dell’organismo sito nel nucleo soprachiasmatico dell’ipotalamo, la
registrazione di eventi dell’ordine dei secondi è stata posta in relazione con l’attività
di neuroni della corteccia premotoria e dello striato. Un nuovo studio condotto
presso l’Università della California a Los Angeles (UCLA) da Shanglin Zhou e colleghi ha analizzato le registrazioni di
attività della corteccia premotoria e dei nuclei del corpo striato, stabilendo
una relazione più stretta fra l’attività striatale e la scansione temporale
dell’ordine dei secondi.
La temporizzazione dei
segmenti funzionali è al cuore della fisiologia che fonda apprendimento,
pensiero e comportamento, pertanto compiere anche un piccolo passo come questo
verso la comprensione delle sue basi può avere un notevole valore in
prospettiva, per la conoscenza delle basi neurali della mente. [Cfr. Shanglin Zhou,
et al., Neuron – AOP doi:10.1016/j.neuron.2020.08.020, Sept. 17, 2020].
Coronavirus:
le cellule NK possono essere delle alleate contro SARS-CoV-2. La
disfunzione immunitaria e la tempesta citochinica
complicano la malattia causata dal nuovo coronavirus, creando il dilemma terapeutico
fra stimolazione e soppressione immunitaria. Le funzioni antivirali e regolatorie
rendono le cellule natural killer o NK potenziali
candidate per un potente effetto terapeutico della COVID-19, ma finora le
conoscenze sul comportamento delle NK nelle infezioni da SARS-CoV-2, SARS-CoV-1
e MERS-CoV sono carenti e frammentarie. Cordelia Manickam
e colleghi hanno realizzato una revisione di tutti i principali studi sull’argomento,
fornendo indicazioni importanti per lo studio di strategie terapeutiche.
Esistono già varie opzioni
terapeutiche in terapia oncologica e nel trattamento di altre malattie virali,
e i criteri adottati potrebbero essere sperimentati nell’infezione da SARS-CoV-2.
Manickam e colleghi descrivono le acquisizioni
recenti e i ruoli potenziali delle cellule NK e di altre cellule effettrici
mediante il recettore Fc (FcR)
nella malattia indotta dal nuovo coronavirus, evidenziano i vantaggi nell’uso
di animali per creare modelli sperimentali della COVID-19 e, infine, discutono le
terapie basate sulle cellule NK che sono state sperimentate per curare l’infezione
da SARS-CoV-2. [Cfr. Manickam C.,
et al., PLoS Pathology – AOP doi:
10.1371/journal.ppat.1008820, 2020].
Se il
coronavirus fosse stato una specie protetta della quale si vuole scongiurare l’estinzione,
il comportamento ideale da seguire sarebbe stato esattamente quello che hanno
posto in essere i nostri governanti. Il virus vive solo replicandosi
nelle persone che lo ospitano: quando si è visto che si è giunti a zero contagi
in quasi tutte le regioni del nostro paese e il rischio che SARS-CoV-2 potesse
scomparire dall’Italia era concreto, si è provveduto immediatamente a
sollecitare viaggi all’estero in modo che gli Italiani potessero rifornirsi
adeguatamente e portarlo in patria, e si è dato avvio alla grancassa mediatica
del turismo dall’estero, così che dai paesi dove il tasso di contagi è elevato
potessero portarci tanti ceppi freschi da trasmettere a tutti i nostri
connazionali, che stupidamente si preoccupavano di salvarsi la vita, invece di offrirla
per la vita del virus, che è la reale priorità.
Si spera che riflettere su
questo paradosso renda evidente l’errore che si è commesso. Si pensi che la
pubblicità televisiva, radiofonica, cartellonistica e su internet di viaggi “sicuri”
in paesi dove la circolazione di SARS-CoV-2 è massiccia – come la Grecia – e
dai quali sono stati portati centinaia di contagi in Italia, tanto che tardivamente
si è provveduto a vietare quelle mete, non è mai stata interrotta e continua
ancora oggi! [BM&L-Italia
news, settembre 2020].
Notule
BM&L-26 settembre 2020